Proteine Vegetali

Proteine Vegetali in polvere: nessuna restrizione nutrizionale, oggi è possibile

Come su citato fino a qualche anno fa questo tipo di materia protidica era considerata inferiore e addirittura da evitare. Tutto ciò avveniva per un discorso di valore biologico e biodisponibilità del nutriente, in termini di amminoacidi essenziali. L'aspetto più interessante da notare è che per la scienza ufficiale è stato sempre chiaro il motivo per cui detta tipologia di prodotti non veniva preferita, e anzi, talvolta scansata a prescindere.

Infatti sappiamo molto bene che anche la carenza, senza andare a dire totale mancanza come nel caso della soia che è naturalmente priva di metionina, di uno soltanto dei 9 essenziali, si ripercuota in modo negativo sulla sintesi proteica e dunque sulle possibilità di crescita muscolare a seguito del pesante allenamento. Molteplici studi hanno negli anni evidenziato questo discorso, ma oggi è tutta un'altra storia.

In effetti qualsiasi tipo di macro o micronutriente può essere arricchito, e quindi non esiste più alcun ragionevole motivo per evitare gli integratori proteici da fonti non animal.

Tipi di Proteine Vegetali per differenti tipi di utilizzo sportivo

Esistono fondamentalmente tre tipologie di questi integratori, definiamoli in questo modo, e quindi:

• puri, in riferimento a prodotti 100% realizzati soltanto con una fonte, come per esempio la soia, il pisello o il riso scuro, che rappresentano probabilmente le migliori materie prime della nicchia, e senza dubbio quelle che rilasciano amminoacidi nel sangue in modo più celere;
• in blend, cioè miscelati con diverse fonti allo scopo di determinare una copertura amminoacidica prolungata e quindi anche un effetto anticatabolico molto più marcato;
• vegani, si tratta di particolari tipi di proteine che non devono contenere neppure tracce di alimenti animali, di glutine o lattosio, infatti i vegani non si vogliono alimentare con questi nutrienti. In detto caso sono da evitare anche dolcificanti artificiali come l'aspartame e altri, che andranno senza dubbio sostituiti con glicosidi steviolici.

Lo scopo che è alla base dell'utilizzo di prodotti come questi non differisce da quello che vogliono raggiungere quei soggetti che si alimentano anche di fonti animali, si parla quindi di sostegno plastico alla rigenerazione dei tessuti muscolari danneggiati dal workout.

Perchè utilizzare le Proteine Vegetali in ambito nutrizionale

Anche tu che da sempre assumi proteine del latte, delle uova eccetera, dovresti prendere in seria considerazione di provare l'alternativa vegetale, per tutta una serie di motivi che ora andremo a vedere:

• miglior rapporto qualità prezzo. La leggenda metropolitana che vede, per esempio, le proteine del siero superiori alle fonti vegetali, ancora oggi da luogo ad una differenza sostanziale in termini di prezzo, in favore di integratori non animal;
• negli integratori ottenuti da fonti animali è spesso presente il lattosio, uno zucchero che da luogo a gonfiori intestinali e flatulenze e che in realtà, a parte nei primi mesi di vita, l'uomo non è in grado di digerire, in quanto viene meno l'enzima deputato, cioè la lattasi;
• per un discorso etico, visto che oggi, purtroppo, gli animali vengono per lo più allevati in condizioni a dire poco pietose e spesso sottoposti a continue terapie antibiotiche per evitare lo svilupparsi di infezioni, che dette condizioni, provocano.

Come vedi non c'è soltanto un motivo per utilizzare le Proteine Vegetali al posto di quelle animali, ma vogliamo ricordare, relativamente alla soia, un fatto che possiamo definire come minimo interessante.

Quando evitare le Proteine Vegetali della soia

Tra tutte le fonti non animali la soia è l'unica ad avere potenziali effetti indesiderati di cui è bene tenere conto. Naturalmente questo legume può contenere composti fitoestrogeni, cioè elementi, sempre e comunque vegetali, che mimano l'azione degli estrogeni, potenti ormoni femminili.

Questi ormoni negli uomini, se presenti in eccessive quantità, possono causare problemi come ginecomastia e adipomastia, si tratta di patologie, benigne, che causano un rigonfiamento della ghiandola mammaria ed un maggiore accumulo di grasso nelle zone subito circostanti.

Non tutti gli utilizzatori di Proteine Vegetali estratte dalla soia sperimentano questo problema, anzi in realtà sono la minima parte. Dunque come fare per sapere se si rientra in questa categoria di persone? Piuttosto semplice rispondere, infatti se sei un soggetto che già normalmente tende ad accumulare molto grasso nella zona delle mammelle, allora è meglio evitare la soia, in ogni caso esistono moltissime alternative, vedi piselli, canapa, riso, zucca eccetera.